Il Progetto
Authentico è un progetto che ha richiesto oltre 2 anni di studio per conoscere e documentare i vari tentativi di imitazione dei prodotti enogastronomici italiani in giro per il mondo, ma soprattutto per comprendere le complesse dinamiche del mondo della produzione wine & food e della distribuzione moderna.
I risultati delle nostre analisi ci hanno guidato alla messa a punto di una strategia differente per il contrasto del fenomeno dell’Italian Sounding.
Il problema Italian sounding.
La domanda di prodotti italiani è enorme ed è in costante crescita. L’Italia figura al 1°posto come origine di prodotti alimentari esteri più ricercati. Ogni anno 1,2 miliardi di persone nel mondo comprano un prodotto italiano e di questi ben 720 milioni sono consumatori fidelizzati. Ciò nonostante l’export alimentare italiano, pur registrando degli incrementi anno su anno dal 2015, non riesce a fare significativi balzi in avanti.
Nei mercati extra UE non esistono delle norme a tutela dei marchi tipici dei prodotti eno-gastronomici dei paesi esteri. Ad esempio, in USA non c’è differenza tra olio di oliva ed olio extravergine. Una forte polverizzazione del tessuto imprenditoriale italiano del comparto agroalimentare, composto per oltre il 95% da PMI, un limitato orientamento all’export e una logistica poco sviluppata che disporre di poche piattaforme distributive all’estero, sono elementi che rappresentano un freno al valore potenziale dell’export enogastronomico che nel 2016 ha raggiunto i 38 miliardi di euro.
Gli stranieri amano il cibo italiano ma non lo conoscono. Purtroppo questa forte domanda viene intercettata da scaltri produttori esteri che approfittano di queste condizioni, consapevoli dell’enorme appeal dell’enogastronomia italiana creano ed immettono sul mercato imitazioni dei nostri prodotti che richiamano concetti di presunta italianità attraverso l’assonanza del nome, dell’origine o della veste grafica tricolore.
Il consumatore estero che vuole acquistare cibo italiano spesso trova sullo scaffale della gourmanderie o del supermercato sotto casa un prodotto che sembra italiano ma che non lo è. Parmesan, Zottarella, Salami, Monticino, Regianito, Barollo, Macaroni, Monticella, San Marzani, Vinocella, sono solo alcuni dei fantasiosi nomi che evocano famosi prodotti italiani. Si stima che almeno 2 prodotti su 3 commercializzati all’estero sono imitazioni. Per il consumatore estero è complicato fare la scelta giusta, anche perché questi prodotti vengono mischiati con i pochi veri prodotti del Made in Italy che sono presenti sullo stesso scaffale. L’acquisto di un prodotto imitato può pregiudicare la salute del consumatore. Inoltre può generare una delusione allorquando non soddisfa le aspettative del consumatore che resta deluso del gusto del cibo, inconsapevole di aver comprato un prodotto non autentico. Questo è un fenomeno collaterale ancora più grave perché può compromettere la reputazione dell’eccellenza del Made in Italy
La soluzione
Analizzando i dati delle indagini effettuate a supporto dell’Expo 2015 abbiamo realizzato che l’origine italiana rappresenta per i consumatori una garanzia di qualità e sicurezza. In tutto il mondo i consumatori vogliono trasparenza e tracciabilità, valori aggiunti irrinunciabili nell’ etichettatura dei prodotti. Secondo i dati dell’indagine Nomisma 2015, in USA 9 consumatori su 10 sono interessati all’utilizzo di sistemi in grado di identificare l’autenticità dei prodotti. Un’altra ricerca aveva evidenziato che i consumatori stranieri amano le eccellenze nostrane, ma conoscono solo il 5% di un paniere molto più ricco. Quello che arriva all’estero, sulle tavole dei consumatori internazionali in cerca dell’autentico Made in Italy, è solo una minima percentuale, circa 200 prodotti su 5847 referenze.
In queste dati noi abbiamo visto un’opportunità. Abbiamo pensato un approccio al problema che parte dal basso, ovvero da coloro che acquistano i prodotti e che sono disponibili a pagare di più per acquistare un’eccellenza italiana: i consumatori. Abbiamo realizzato quindi un eco-sistema digitale che attraverso un app e un sito internet supporta gli utenti nella scelta di acquisto, consentendogli di identificare i veri prodotti italiani autentici.
Ma allo stesso tempo siamo convinti che la soluzione Authentico è un valido strumento per i produttori dell’agroalimentare italiano che disporranno di nuovo modo per fare comunicazione diretta al consumatore finale, per informare ed educare, per stimolare la consapevolezza circa i veri prodotti italiani certificati, per superare il vincolo legislativo delle informazioni stampabili sull’etichetta, per garantire un’informazione trasparente di qualità che possa anche tutelare la salute di chi ama i prodotti italiani.
Vogliamo dare l’opportunità ai produttori italiani di raccontare se stessi, il prodotto e il territorio, attraverso contenuti multimediali che stimolano la conoscenza e supportino le scelte dei consumatori che grazie ad Authentico sapranno identificare quali sono i veri prodotti enogastronomici italiani.
Vantaggi per i consumatori esteri
Riconoscere se il prodotto è Made in Italy o è fatto/confezionato comunque da un’azienda italiana.
Ottenere più informazioni circa il prodotto, la storia, il territorio, il produttore, le denominazioni di origine, vedere come è fatto, la scheda nutrizionale.
Scoprire le ricette italiane originali collegate ai suoi prodotti preferiti.
Capire nelle sue vicinanze dove è possibile acquistare il prodotto o se può comprarlo anche online.
Essere informato circa le iniziative (eventi e degustazioni) sul proprio territorio o circa la disponibilità di nuovi prodotti.
Cercare i ristoranti italiani originali all’estero che cucinano nel rispetto della tradizione e che utilizzano veri prodotti italiani.
Vantaggi per le aziende del comparto agroalimentare italiano
Avere dei feedback sui prodotti dai consumatori esteri e conoscere i vari tentativi di imitazione al mondo.
Incrementare le vendite aiutando i consumatori a trovare i loro prodotti sul territorio grazie alla geolocalizzazione dei punti vendita esteri o dei retail che hanno i prodotti a scaffale.
Misurare la penetrazione della categoria dei prodotti per singolo mercato, capire dove c’è maggiore domanda e concentrare gli sforzi commerciali su specifiche aree geografiche.
Stimolare la conoscenza circa i prodotti agroalimentari italiani e il territorio di produzione (brand awareness).
Vendere di più on-line consigliano il consumatore ad acquistare comodamente il prodotto originale sul sito ecommerce del produttore.
Disporre di un sistema innovativo di comunicazione diretta con un target specifico di consumatori, invitarli ad assaggi e promozioni in store, fare push commerciale circa la disponibilità di nuovi prodotti sul mercato.