La quinta edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo si terrà dal 23 al 29 novembre 2020. Il tema presentato quest’anno riguarda “I territori fra tradizione e innovazione“.
La filiera agroalimentare italiana rappresenta un asset strategico per il nostro Paese anche per la sua elevata rilevanza economica: considerando solo la fase produttiva (agricoltura e industria alimentare), il valore aggiunto generato si avvicina ai 59 miliardi di euro, posizionando l’Italia al terzo posto in Europa dopo Francia (78 miliardi) e Germania (61 miliardi).
Scopo fondamentale della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è quello di sottolineare e promuovere la qualità della cucina italiana e i prodotti appartenenti al Belpaese, ponendo quindi particolare attenzione alla Dieta Mediterranea (di cui il 16 novembre ricorre il decennale dal riconoscimento Unesco) e lo stile di vita equilibrato, sano e sostenibile che essa promuove, e che può essere alla portata di tutti.
In quest’ottica il focus si concentrerà sulla valorizzazione dei prodotti di origine controllata e a denominazione protetta. Attraverso itinerari enogastronomici regionali si dispianerà la riscoperta dei borghi italiani, con i prodotti della tipica cucina regionale che sarà portavoce dell’internazionalizzazione del know how italiano, caratterizzato dai valori di ospitalità e convivialità.
È importante divulgare e approfondire tutto ciò che riguarda l’autenticità dei prodotti italiani per contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding, affinché il Made in Italy venga sempre riconosciuto e tutelato.
Questa preziosa manifestazione, che giunge ora alla sua quinta edizione, è promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali, al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. Si includono, inoltre, Regioni, Agenzia ICE, Agenzia ENIT, università, sistema camerale, associazioni di categoria, scuole di cucina, reti dei ristoranti italiani certificati e operatori del settore enogastronomico, ovvero tutti i principali Enti, Associazioni e Istituzioni rappresentanti la cucina italiana ma anche l’Italia nel mondo. Quest’anno, inutile dirlo, le modalità organizzative e gli strumenti per la diffusione della manifestazione privilegeranno l’utilizzo di piattaforme digitali e strumenti per essere online, decisione in linea con le precauzioni dovute all’emergenza sanitaria da covid-19.
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Omaggio ad Artusi e Fellini
Quest’anno, in concomitanza alla Settimana della Cucina Italiana, ricorre il bicentenario della nascita del grande gastronomo italiano Pellegrino Artusi, padre della cucina domestica italiana. Saranno molti gli omaggi tra cui vale la pena sottolineare quelli promossi dall’Istituto Italiano di Cultura di Praga, sostenuto dall’Ambasciata Italiana che prevedono un approfondimento ed un confronto attraverso una lezione online tenuta dal professore Massimo Montanari, ordinario presso il dipartimento di Storia culture civiltà dell’università di Bologna dal titolo “Pellegrino Artusi, il primo blogger gastronomico”.
Inoltre, per celebrare il centenario dalla nascita di Federico Fellini, fino al 30 novembre sarà disponibile sul sito dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga e sulla pagina Facebook dell’Istituto, la mostra “Il cibo nei disegni di Federico Fellini”, un’esposizione composta di 19 lavori realizzati dal grande regista italiano in diversi momenti della sua carriera. Una parte consistente di questo gruppo è formata da disegni provenienti dal famoso “Libro dei sogni”, il diario onirico tenuto da Fellini per circa trent’anni, attualmente esposto al Museo della Città di Rimini. Anche il cibo, così come infanzia e sogno, è alla base di tutta l’opera felliniana, come si evince dai disegni che compongono la mostra.
L’agroalimentare è la prima ricchezza dell’Italia
Un’indagine condotta da Coldiretti, sulla base di uno studio di Mediobanca, ha evidenziato come l’agroalimentare italiano sia l’unico settore che resiste all’emergenza coronavirus. La filiera agroalimentare nella sua interezza è la prima ricchezza del Paese con un valore complessivo di oltre 538 miliardi e di circa 45 miliardi in termini di export.
Questo enorme patrimonio sottoposto com’è ai cambiamenti climatici, oltre che ai mutamenti di mercato interno ed internazionale, deve essere tutelato e protetto e dotato di strumenti di competitività ancora più forti e importanti. Authentico da oltre 3 anni è in prima linea per difenderlo, ma anche per diffonderlo con strumenti innovativi e per affiancare le aziende a dialogare direttamente con i consumatori di tutto il mondo che amano il cibo italiano.
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