Parola d’ordine: mangiare bene. Cibi tradizionali, verdure e blockchain, il cibo del futuro va nella direzione del salutare
La questione sempre più urgente di come nutrire una popolazione globale crescente interessa molti studiosi e riguarda anche importanti questioni circa la sostenibilità economica e ambientale. Tutti si chiedono quale sarà il cibo del futuro, considerando anche che molto presto nel mondo saremo circa 8 miliardi e mezzo a dispetto degli attuali 7,5 miliardi.
Eppure oltre a insetti, alghe e cibi strani c’è una nuova tendenza: mangiare bene e possibilmente tutelare anche l’ambiente. La filiera alimentare del futuro garantirà, quindi, degli alimenti più nutrienti per far fronte a questa voglia di cibo buono e salutare.
Ecco il cibo del futuro
Più verdure
Si riscopriranno verdure povere o poco usate, da sempre presenti nei nostri orti, preparate però in maniera alternativa. Barbabietole, cavolo riccio, bietole saranno, quindi, trasformate ed elaborate in deliziosi pasti. Si va così nella direzione del vegetarianesimo. Secondo il rapporto Eurispes 2019, il 7,3 % degli italiani dichiara, infatti, di essere vegetariano o vegano. Inoltre, si tenderà a mangiare tutto ciò che è edibile, senza sprecare nulla.
Cibi tradizionali rivisitati
Recuperare i sapori di una volta: la tradizione si rinnova e si adatta ai gusti più attuali. I piatti forti della cucina classica italiana si aggiornano con nuove tecniche di cottura, ma al centro restano le materie prime del nostro territorio ed il rispetto della stagionalità.
Carne e pesce insieme
Carne e pesce si incontrano per dare vita ad un gusto alternativo. I motivi? La ricerca di nuovi sapori, in primis, ma soprattutto la voglia di utilizzare ogni parte della pietanza senza buttare via nulla. Nei menù dei migliori ristoranti troveremo, così, abbinamenti insoliti come trippa e gamberi o pesce azzurro e agnello. L’importante è mantenere intatti entrambi i sapori.
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Blockchain
Tracciabilità della filiera alimentare. La Blockchain permette ai consumatori di sapere, stando comodamente seduti sul proprio divano, tutto su ciò che stanno per mangiare, dalla materia prima alle indicazioni sulla lavorazione, fino alle informazioni sul produttore. Uno strumento che, quindi, darà al consumatore più sicurezza.
Insomma parola d’ordine: mangiare bene!
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