Oggi si produce più cibo di quello consumato, tanto da far parlare di lotta allo spreco alimentare. Nonostante le iniziative in atto si stima che nel 2030 si arriverà a gettare via 2,1 tonnellate di cibo
Numeri impressionanti quelli relativi allo spreco alimentare: ogni anno, nel mondo, si gettano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo (1/3 della produzione mondiale), mentre 795 milioni di persone soffrono la fame. Il paradosso è che, al giorno d’oggi, di cibo ce n’è tanto, addirittura si produce più cibo di quello consumato, tanto da parlare di lotta allo spreco alimentare e alla perdita di cibo. Per questo motivo il 5 febbraio è stata istituita la “Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare”.
Istituita nel 2013 dal Ministero dell’Ambiente, ha l’obiettivo di ridurre gli sprechi, sia con la prevenzione sia con soluzioni che consentano di recuperare gli alimenti prima che vengano gettati. La maggior parte del cibo che finisce nella spazzatura è frutta e verdura, seguito da pesce, cereali, prodotti caseari e carne. Addirittura si stima che nel 2030 saliremo a circa 2,1 miliardi di tonnellate di cibo sprecato (+61,5% rispetto a oggi), con ulteriori danni a livello sociale, economico e ambientale.
Quando si parla di spreco alimentare ci si riferisce sia al cibo perso (Food Loss) che al cibo sprecato (Food Waste). Il primo si ferma nelle prime fasi della filiera produttiva, durante la produzione agricola e dopo la raccolta, il secondo durante la distribuzione, la vendita e il consumo finale ed avviene a livello domestico, nei ristoranti e nei negozi.
Spreco alimentare nel mondo (dati FAO)
- 1,3 miliardi le tonnellate di cibo che vengono gettate ogni anno (1/3 della produzione mondiale)
- 2,1 miliardi di tonnellate di cibo sarà gettato via nel 2030 (+61,5%)
- 1000 miliardi di dollari circa è il valore delle tonnellate di cibo gettato via
- 110 kg pro capite è lo spreco domestico che si registra in Inghilterra, seguono Stati Uniti (109 kg), Francia (99 kg), Germania (82 kg) e Svezia (72 kg).
Spreco alimentare in Italia (dato FAO)
- 12 miliardi è il valore degli alimenti che finiscono nella spazzatura ogni anno
- 50% è la percentuale degli sprechi che avviene in casa
- 65 Kg di cibo pro capite sprecati ogni anno
- 2% di cibo sprecato prima di venderlo. A livello globale, l’Italia si distingue nella lotta alle perdite alimentari visto che sprechiamo appunto il 2% del cibo prima di venderlo, come la maggior parte dei paesi in EU (14 su 28 paesi membri), mentre la lotta allo spreco mostra margini di miglioramento.
La foto scattata da Fondazione Barilla Center for Food e Nutrition (BCFN), in occasione della Giornata Nazionale di prevenzione dello Spreco Alimentare, mostra un fenomeno drammatico, che ci allontana dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’ONU. “Il 30% dei cereali prodotti, il 35% del pesce pescato, il 45% di frutta e verdura coltivata, il 20% dei prodotti lattiero-caseari e il 20% della carne vengono gettati ogni anno. Un danno per il Pianeta, che ci fornisce le sue risorse, un danno economico, per aziende e famiglie, e sociale, visto che con 1/4 di quel cibo potremmo sfamare i milioni di persone nel mondo che non hanno possibilità di mangiare. Questo dimostra l’urgenza di dar vita a una rivoluzione alimentare, che passi però da azioni concrete e da una adeguata educazione che ci aiuti a prevenire questo fenomeno” – spiega Anna Ruggerini, Direttore Operativo della Fondazione Barilla. BCFN evidenzia come lo spreco alimentare ci allontana dal raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu.
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Cosa si fa in Italia per combattere lo spreco alimentare
- Ogni anno vengono recuperate 550mila tonnellate di cibo in eccedenza e distribuite a chi è in difficoltà: l’obiettivo è arrivare a 1 milione di tonnellate.
- Legge n.166 del 19 agosto 2016. La legge è stata creata per ridurre gli sprechi nelle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari e farmaceutici, attraverso la realizzazione dei seguenti obiettivi: contribuire ad attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni. È stato stabilito il finanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti, istituito un Fondo da 3 milioni di euro destinato al finanziamento di progetti innovativi contro lo spreco e disposto che, in caso di confisca, i prodotti alimentari vengano ceduti con priorità ai più bisognosi.
- La campagna Spreco Zero. Nata nel 2010 è tuttora l’unica campagna di sensibilizzazione in Italia sul tema dello spreco alimentare. Promossa da Last Minute Market è realizzata in stretta partnership con il Ministero dell’Ambiente.
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