Quello appena trascorso è stato un natale d’oro per i dolci tradizionali italiani. Negli Usa l’export è aumentato del 31,4% ma crescono anche imitazioni e prodotti contraffatti. L’app Authentico è la migliore soluzione per conoscere la loro provenienza
Non ci sono solo Parmigiano Reggiano e Mozzarella tra i prodotti italiani più imitati e contraffatti all’estero, ma anche i dolci tradizionali italiani, soprattutto quelli natalizi. E il fenomeno cresce con l’aumento dell’export. Negli Stati Uniti, quest’anno, è esplosa la Panettone-mania e con essa anche la produzione di fake del più classico dolce natalizio italiano! Tra settembre 2016 ed agosto 2017 le nostre esportazioni negli Usa di questi prodotti sono aumentate del 31,4%. Basta farsi un giro in un qualsiasi supermercato della Grande Mela per capire la portata del fenomeno. I dolci natalizi della nostra tradizione artigiana sono al top delle preferenze sui mercati esteri.
Per sapere se si sta acquistando un Panettone italiano originale basta scaricare gratuitamente l’app Authentico, disponibile per smartphone IOS e Android. Con una semplice scansione del codice a barre, Mario la simpatica mascotte di Authentico, dirà immediatamente se il Panettone, il Pandoro, i ricciarelli, i torroni o i pandolci e panforti sono originali.
Quello appena trascorso, dunque, è stato un natale d’oro per i dolci tradizionali italiani a fattura artigianale che in questi giorni sono al top delle preferenze sui mercati esteri. L’esplosione delle vendite di prodotti autentici ha fatto scattare la macchina dell’Italian Sounding. Certo è una quota stagionale, quindi non paragonabile ai prodotti imitati e contraffatti più diffusi, ma l’Italia si è fatta trovare impreparata. Eppure è un mercato che si prepara con mesi di anticipo.
Tanti, forse troppi, tra imprenditori, associazioni di categoria e istituzioni, non sono abituati a pensare all’Italian Sounding per questa categoria merceologica che invece è tra quelle più imitate. Il problema sta nell’incapacità
del nostro sistema imprenditoriale di fare fronte comune, non solo di filiera (che già sarebbe un grande passo avanti) ma di comparto! Authentico è pronta a scendere in campo affianco agli imprenditori, alle associazioni di categoria e ai consorzi.
Nell’ultimo anno si sono venduti panettoni, pandoro, cioccolato e altri dolci tradizionali Made in Italy per un valore di 600 milioni di euro, con un aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente. Un vero record. Lo rileva Confartigianato che ha redatto una classifica dei Paesi più ‘golosi’ di prodotti italiani per le feste di fine anno. In testa c’è la Francia, seguita da Germania e Regno Unito.
Nell’ultimo anno, i nostri cugini d’Oltralpe hanno comprato 122,3 milioni di euro di prodotti natalizi, sopratutto dolci tradizionali italiani, (pari al 20,4% del nostro export di questo tipo di prodotti). In Germania ne abbiamo esportato per 108,7 milioni (18,2% del totale esportato), mentre nel Regno Unito il nostro export di pasticceria per le feste di fine anno è pari a 58,6 milioni (9,8% del totale). Ma il boom di crescita dell’export nel 2017 si è registrato negli Stati Uniti, che hanno comprato il 31,4% di dolci in più rispetto al 2016. Seguono il Belgio con il 24,2% in più, la Polonia (+15,1%) e Svizzera (+13,9%).
“E’ merito degli ‘artigiani del cibo’ – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – se i nostri prodotti alimentari piacciono tanto in Italia e nel mondo. E’ sempre più apprezzata la qualità tipica delle nostre 90.055 imprese artigiane del settore alimentare, di cui 43.063 imprese specializzate nella pasticceria, che danno lavoro ad oltre 155mila addetti. Un patrimonio economico e di tradizione culturale che va costantemente difeso e valorizzato”.
Nella classifica delle regioni con il maggiore aumento di export alimentare la Lombardia fa la parte del leone con il +11% nel primo semestre 2017. Seguono l’Emilia Romagna (+7,2%), il Piemonte (+6,6%) e il Veneto (+5,8%). Lodi guida la classifica delle province italiane dove nel 2017 è cresciuta di più l’esportazione di prodotti alimentari, addirittura +83,9%. Seguono Siena (+33,3%), Cremona (+24,8%), Mantova (+19,5), Ravenna (+18,7%).
Secondo il rapporto di Confartigianato l’aumento dell’export di specialità natalizie è in linea con il record storico di vendite all’estero di prodotti alimentari made in Italy registrato tra luglio 2016 e giugno 2017: ben 32,2 miliardi, con un balzo del 6% rilevato nel periodo gennaio-agosto 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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