5 incredibili cose che non sapevi sul Pomodoro di Pachino

5 incredibili cose che non sapevi sul Pomodoro di Pachino

Quattro tipologie diverse e peculiari, il Pomodoro di Pachino è un’eccellenza siciliana. Ma sei davvero sicuro di sapere tutto? Ecco 5 curiosità per conoscerlo meglio

Terreno, luce, temperature e qualità dell’acqua sono le caratteristiche del territorio in cui si coltiva il Pomodoro di Pachino. Usato con tocco sapiente, condisce, esalta e decora i piatti della cucina mediterranea.

Questo pomodoro è conosciuto in tutto il mondo per il suo sapore, il suo profumo, la consistenza e l’elevata quantità di antiossidanti che lo rendono apprezzato anche dal punto di vista nutrizionale.

La maggior parte dei consumatori identifica il Pomodoro di Pachino con il “ciliegino”. In realtà, il disciplinare IGP prevede quattro tipi, ciascuno con le proprie peculiarità: “ciliegino”, “costoluto”, “tondo liscio”, “grappolo”.

Ha ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta) nel 2003, mentre il Consorzio di tutela della è nato nel 2002.

Ecco 5 incredibili cose sul Pomodoro di Pachino che forse sapevi o forse no

Qual è l’origine?

Al contrario di quanto comunemente si pensa, il Pomodoro di Pachino non è originario dell’Italia, ma è una varietà introdotta nel 1989 dalla multinazionale sementiera israeliana HaZera Genetics. La prima accoglienza della nuova variante fu di diffidenza, ma poco a poco essa si affermò ed ebbe un notevole successo. Poiché il territorio agricolo di Pachino e dintorni è particolarmente adatto alla coltivazione di questa variante. Qui negli anni precedenti si coltivavano i classici pomodori da insalata, di medio-grande dimensione, e la diffusione di questa varietà fu una vera e propria rivoluzione. Nella zona di Pachino le coltivazioni di pomodori risalgono al 1925 ed erano localizzate lungo la fascia costiera. A partire dagli anni Cinquanta si assistette ad un’ampia diffusione del pomodoro, dovuta in particolare all’avvento delle prime serre, in forma di capanne artigianali. Questo portò alla nascita delle prime forme associative che iniziarono la commercializzazione del prodotto sia sui mercati nazionali che esteri.

Qual è il territorio di produzione del Pomodoro di Pachino?

La zona di produzione ricade nei comuni di Pachino, Portopalo di Capo Passero e Noto, in provincia di Siracusa, e Ispica, in provincia di Ragusa. Pachino è situato nella punta meridionale della Sicilia orientale, una zona dove terreno, luce, temperature e qualità delle acque sono favorevoli e rendono il prodotto così saporito, profumato e consistente. Qui l’esposizione prolungata delle piante ai raggi del sole sembra essere all’origine della sintesi del licopene, un antiossidante che recenti studi hanno stabilito avere importanti proprietà antitumorali.

Come si produce?

La coltivazione della Indicazione geografica protetta deve essere effettuata in ambiente protetto da idonee strutture ricoperte anche con rete anti insetto. Il trapianto si esegue da agosto a febbraio, tranne per la tipologia cherry che si può effettuare tutto l’anno. La forma di allevamento deve essere in verticale. La raccolta, infine, è manuale, di solito ogni 3-4 giorni.

Quali sono le tipologie del Pomodoro di Pachino??

Il Pomodoro di Pachino ciliegino ha il caratteristico l’aspetto “a ciliegia” su un grappolo a spina di pesce, con frutti tondi, piccoli, dal colore rosso. Contiene significative quantità di licopene e, infatti, svolge un ruolo cruciale nella prevenzione di alcuni tumori, tra cui il cancro del colon. Contiene anche una buona dose di vitamina C, ad azione riparatrice e rigeneratrice su tutte le cellule dell’organismo. Il Pomodoro di Pachino costoluto ha un frutto di grandi dimensioni, leggermente schiacciato, coste marcate. È di colore verde molto scuro e brillante, caratterizzato da una polpa morbida e il sapore risulta piacevolmente aromatico. Il Pomodoro di Pachino tondo liscio è piccolo e rotondo, di colore verde scuro, inconfondibile per il gusto molto marcato. È di piccola pezzatura ed ha una particolare colorazione che va dal colore rosso acceso al verde intenso in prossimità del picciolo. La polpa è croccante e il gusto armonico ed equilibrato. Il Pomodoro di Pachino a grappolo può essere verde o rosso. È tondo, liscio ed ha una polpa consistente e saporita.


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Come si riconosce?

Il Pomodoro di Pachino si distingue in base alle diverse tipologie che hanno colore, forma e sapore tipici. Le confezioni devono avere la dicitura IGP. Devono essere riportanti anche:
– il logo distintivo
– il nome dell’imballatore e/o speditore
– le caratteristiche commerciali: tipologia, categoria, peso del collo
– la dicitura: pomodoro prodotto in coltura protetta
– il simbolo comunitario ai sensi del regolamento (CE).

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