Un gusto unico, amaro e piccante, l’Olio di Puglia è prodotto nell’intera regione. Ma sei davvero sicuro di sapere tutto? Ti sveliamo 5 curiosità per conoscerlo meglio
Prodotto nell’intero territorio pugliese, l’olio extra vergine di oliva Olio di Puglia IGP è di altissima qualità. Il legame con queste terre è molto forte ed è dovuto soprattutto alle caratteristiche geografiche e climatiche specifiche.
E proprio il legame con il territorio ha origini antichissime, addirittura al neolitico, periodo in cui risalgono le prime scoperte relative alla coltivazione dell’olivo in queste zone.
Ultimo in ordine di registrazione, è diventato un prodotto Igp (Indicazione Geografica Protetta) a dicembre 2019. L’Olio di Puglia è la trentesima denominazione italiana inserita in ambito comunitario. Un passo importante soprattutto per le criticità legate alla presenza della xylella e alla concorrenza sleale del prodotto estero.
Non esiste un consorzio, ma un organismo di produttori, l’Associazione per la tutela e la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva di puglia, e un organismo di controllo, che è la Camera di Commercio di Bari.
Ecco 5 curiosità sull’Olio di Puglia IGP che forse conosci o forse no
Qual è l’origine?
Le olive avevano un ruolo molto importante per l’alimentazione della popolazione locale. Il legame dell’olio d’oliva con la regione Puglia risale a tempi antichissimi, addirittura al Neolitico (5000 a.C.). A questo periodo risalgono le prime scoperte relative alla coltivazione dell’olivo in queste zone. Alcuni reperti, infatti, rappresentano scene della raccolta, produzione e vendita del prodotto. Anche le monete coniate a Taranto riproducono foglie e rami di ulivo e una ruota con una ragazza che regge un ramo di olivo ad indicare l’Apulia. Il logo identificativo dell’Olio di Puglia è proprio una moneta con la raffigurazione di questa fanciulla. Le documentazioni relative allo scambio commerciale di olio pugliese, che ne attestano la qualità e la riconoscibilità, risalgono, invece, alla fine del ‘700.
Qual è il territorio di produzione dell’Olio di Gaeta?
La zona di produzione dell’olio extravergine d’oliva ad Indicazione Geografica Protetta “Olio di Puglia” comprende l’intero territorio amministrativo della Regione Puglia. Le caratteristiche distintive dell’olivicoltura pugliese sono dovute a particolari condizioni geografiche e climatiche. È un territorio perlopiù pianeggiante, con quote che non superano i 100 metri di altezza, caratterizzato da un clima mediterraneo. Le temperature sono molto miti, specie nelle pianure costiere, per gran parte dell’anno. La stagione estiva è decisamente secca, mentre l’autunno è più fresco e umido. Questa alternanza è il fattore determinante per la qualità del prodotto.
Come si fa?
L’Olio di Puglia si ottiene da olive provenienti dalle seguenti cultivar: Cellina di Nardò, Cima di Bitonto (o Ogliarola Barese, o Ogliarola Garganica), Cima di Melfi, Frantoio, Ogliarola salentina (o Cima di Mola), Coratina, Favolosa (o Fs-17), Leccino, Peranzana, in misura non inferiore al 70%. Possono concorrere altre varietà nazionali, fino ad un massimo del 30%. Le olive si devono raccogliere dall’albero, non sul terreno o sulle reti, e non possono rimanere per più di 36 ore dalla raccolta in frantoio. Dopo l’estrazione l’olio si raccoglie in recipienti di acciaio. Prima del confezionamento si fa decantare, poi si filtra e si imbottiglia.
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Come si riconosce l’Olio di Puglia?
L’olio extravergine di oliva Olio di Puglia IGP presenta colore da verde a giallo paglierino, con variazione cromatica nel tempo. L’odore è fruttato con evidenti note vegetali di erba appena tagliata, mandorla fresca e carciofo. Il sapore è leggermente amaro e piccante e si avverte un retrogusto di erba e altri ortaggi. In etichetta deve figurare il nome dell’Indicazione Geografica Protetta “Olio di Puglia”, che rappresenta la moneta di Apulia su sfondo di colore amaranto, e deve essere riportato il logo europeo IGP. È obbligatorio, inoltre, indicare la campagna di produzione delle olive, il lotto, la data di confezionamento e il termine massimo di conservazione un periodo, che non deve essere superiore ai 20 mesi dalla data di confezionamento.
Quali sono le caratteristiche?
È stato dimostrato che l’area geografica determina profondamente la composizione acidica degli oli estratti in Puglia. Questi sono particolarmente ricchi di esanale, un composto organico che gli conferisce l’odore di erba tagliata. Il gusto amaro e piccante, dovuto alle molecole polifenoliche, è oggi un elemento incluso nelle caratteristiche positive del prodotto, ed è un elemento utile ad identificarne la freschezza, oltre che per distinguerlo da altro oli. Tali molecole nel tempo tendono ad ossidarsi perdendo il loro gusto caratteristico e le proprietà salutistiche che conferiscono al prodotto.
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