Ecco l’elenco dei 21 libri sul cibo, scelti dalla nostra redazione, tra cui potete scegliere quale regalare a Natale ai vostri amici food blogger, influencer, giornalisti, markettari, gourmand impenitenti, semplici appassionati o imprenditori nel settore enogastronomico
Natale è vicino e le idee regalo spesso scarseggiano. Se si tratta poi di amici o conoscenti appassionati di cibo, non sempre riusciamo a scovare un testo che possa essere adatto a loro senza scegliere il solito libro di ricette o romanzi sul cibo. Ecco alcune idee valide nella nostra selezione dei libri sul cibo che magari potreste regalare anche a voi stessi.
1. Psicologia del gusto
di Mara Bellati e Martine Vallarino
2. Contro natura. Dagli OGM al «bio», falsi allarmi e verità nascoste del cibo che portiamo in tavola
di Dario Bressanini , Beatrice Mautino
3. Denominazione di origine inventata. Le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani
di Alberto Grandi
Il Parmigiano Reggiano più simile a quello creato tanti secoli fa dalla sapienza dei monaci emiliani? È il Parmesan prodotto nel Wisconsin, in USA. E quella meraviglia dolce e succosa, coccolata dal sole e dall’aria della Sicilia, che si chiama pomodoro di Pachino? È un ibrido prodotto in laboratorio da una multinazionale israeliana delle sementi. Per non dire del Marsala: fu inventato, commercializzato e prodotto su larga scala da un commerciante inglese che aggiunse alcool al vino al solo scopo di conservarlo meglio durante il trasporto verso la madrepatria. E tutto quel gran sbattersi per definire il vino DOC, DOP o IPG in base a presunte e millenarie tradizioni dei vigneti? Un nobile intento che però finge di non sapere che nella seconda metà del 1800 un parassita distrusse tutte le vigne presenti sul territorio italiano ed europeo. Dovendo ripartire da zero, i nostri viticoltori usarono obbligatoriamente viti non autoctone e innesti vari. Alberto Grandi, professore dell’Università di Parma, svela quanto marketing ci sia dietro lo strepitoso successo dell’industria gastronomica italiana.
4. Che mondo sarebbe. Pubblicità del cibo e modelli sociali
di Cinzia Scaffidi
5. Siete pazzi a mangiarlo!
di Christophe Brusset
Vasetti di miele che spesso non hanno mai visto neppure un’ape. Cibi che contengono diserbanti, coloranti nocivi, sporcizie varie, a volte perfino escrementi. Additivi non dichiarati, date di scadenza allungate. L’industria alimentare è un Far West in cui l’imperativo è smerciare qualsiasi tipo di prodotto in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, ottenendo il maggior margine di guadagno possibile. Christophe Brusset, insider delle principali multinazionali del cibo, ci svela quali procedure e trucchi si nascondono dietro i prodotti che troviamo sugli scaffali per mantenere le superofferte che tutti rincorriamo.
6. I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta
di Stefano Liberti
Secondo previsioni dell’Onu, nel 2050 saremo 9 miliardi di persone sulla Terra. Come ci sfameremo, se le risorse sono sempre più scarse e gli abitanti di paesi iperpopolati come la Cina stanno repentinamente cambiando abitudini alimentari? La finanza globale, insieme alle multinazionali del cibo, ha fiutato l’affare: l’overpopulation business. Dopo “A sud di Lampedusa” e “Landgrabbing”, Stefano Liberti ci presenta un reportage importante che segue la filiera di quattro prodotti alimentari – la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato – per osservare cosa accade in un settore divorato dall’aggressività della finanza che ha deciso di trasformare il pianeta in un gigantesco pasto. Un’indagine globale durata due anni, dall’Amazzonia brasiliana dove le sconfinate monocolture di soia stanno distruggendo la più grande fabbrica di biodiversità della Terra ai mega-pescherecci che setacciano e saccheggiano gli oceani per garantire scatolette di tonno sempre più economiche, dagli allevamenti industriali di suini negli Stati Uniti a un futuristico mattatoio cinese, fino alle campagne della Puglia, dove i lavoratori ghanesi raccolgono i pomodori che prima coltivavano nelle loro terre in Africa.
7. Si fa presto a dire cotto: Un antropologo in cucina
di Marino Niola
Perché gli italiani mangiano la pasta al dente? La tempura è davvero un’invenzione giapponese? Perché la pizza ha conquistato il mondo? E perché il sushi ha conquistato noi? E cosa c’entrano il baccalà con il Concilio di Trento e il caffè con la nascita delle compagnie di assicurazione? Sono alcuni dei temi vivacemente, o meglio sapidamente, affrontati da questo libro. Tradizioni gastronomiche, modi di cuocere il cibo, maniere di comportarsi a tavola, passioni, repulsioni, valori estetici, tipicità, territori costituiscono altrettanti specchi del rapporto che gli uomini hanno con se stessi e con gli altri, con la propria terra, con la propria identità. L’espresso, il ragù, i tortellini, il pomodoro, la zucca, la mozzarella, il culatello, il parmigiano, la cassata: molto più che semplici “gourmandises”, ci appaiono particolari decisivi di quel grande affresco che è la nostra storia vista attraverso gli usi e consumi dell'”homo edens”.
8. Mangiare è un atto civico
di Alain Ducasse e Christian Regouby
In questo libro, dove ha scelto, per la prima volta, di raccontare alcuni episodi della sua vita, Alain Ducasse ci propone alcune soluzioni concrete per riapprendere a mangiare. Nel corso di queste pagine incontrerete un curioso gesuita delle Filippine, un cuoco che serve delle carote al vapore a tutta New York, un orticoltore della banlieu, una coppia di piccoli produttori che, in Normandia, hanno creato un ecosistema unico nel suo genere. Il loro impegno, l’impegno di Ducasse, è anche il vostro. Perché mangiare è un atto civico.
9. Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi
di Jonathan Safran Foer
10. Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo
di Fabio Ciconte e Stefano Liberti
Nonostante un’apparenza quasi innocua, il supermercato è il terminale ultimo di un intreccio di rapporti produttivi, sociali ed economici di cui l’acquirente finale nulla sa e nulla deve sapere. Questo libro scompone e disvela la realtà dietro gli scaffali: dai rapporti con i fornitori ai contratti con i lavoratori, dal vero costo delle offerte ai segreti del marketing. Attraverso l’indagine sul campo e le testimonianze dei principali protagonisti del settore, ci racconta un mondo che è parte integrante della vita di ognuno di noi. E che la influenza molto più di quanto pensiamo.
11. Farmageddon. Il vero prezzo della carne economica
di Philip Lymbery e Isabel Oakeshott
12. La rivoluzione nel piatto
di Sabrina Giannini
13. Il riposo della polpetta e altre storie intorno al cibo
di Massimo Montanari
Un patrimonio di sapienze tradizionali, un repertorio di consuetudini alimentari dal Medioevo in qua.
Edmondo Berselli, “la Repubblica”
14. Buono, pulito e giusto
di Carlo Petrini
Nella nostra lista dei libri sul cibo non poteva mancare un grande classico. Dieci anni fa “Buono, pulito e giusto” ha trasformato un titolo in uno slogan, una visione del mondo che ha rovesciato gli stereotipi sul cibo, l’ambiente, la natura, l’agricoltura… “Buono, pulito e giusto” deve essere il nostro cibo, piacevole, accessibile a tutti, prodotto con criteri di sostenibilità, nel rispetto dei diritti di chi lo produce, di chi ne fruisce e della biodiversità agroalimentare e gastronomica. In un racconto che costruisce una teoria, intreccia analisi, impegno ed esperienze autobiografiche, Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, esorta il lettore a farsi egli stesso eco-gastronomo, a essere cittadino del mondo e protagonista di una grande rete internazionale che custodisca il pianeta mettendo il cibo al centro di un nuovo progetto di vita.
15. Post-Made in Italy. Nuovi significati, nuove sfide nella società globale
di Riccardo Giumelli
Che cos’è il made in Italy? Facile, tutto quello che è prodotto in Italia. Ma le risposte facili nascondono la complessità. Non tutti i prodotti made in Italy sono fatti in Italia, altri sono prodotti in Italia ma non fatti da italiani. Alcuni prodotti si presentano ingannevolmente come italiani, altri si posizionano in una zona di confine. Sono, piuttosto, la conseguenza della mobilità delle competenze e di contaminazioni culturali degli ambienti di lavoro. A volte sono qualcosa di totalmente nuovo, ma che s’ispira all’immaginario dell’Italian way of life. Questo testo, partendo da una prospettiva sociologica, intende spiegare, attraverso argomentazioni e casi esemplari, i mutamenti socioculturali della relazione tra territorio, virtualizzazione dei processi e identità di prodotti e servizi del made in Italy. Ognuno tiri poi le proprie somme, ognuno azzardi con le proprie carte. Il gioco, però, non è più lo stesso. Siamo nell’era del Post-made in Italy.
16. Come funziona il cibo. I fatti spiegati visivamente
di R. Sorgo
Esiste la dieta perfetta? Abbiamo davvero bisogno di bere, ogni giorno, otto bicchieri d’acqua? Che cos’è esattamente il glutine, e perché in tanti oggi lo evitano? I media comunicano ogni giorno nuove scoperte e consigli su ciò che mangiamo e beviamo, ma quanti si basano su presupposti scientifici? Con illustrazioni e disegni intuitivi, ricco di aneddoti e curiosità, “Come funziona il cibo” spiega tutto ciò che devi sapere sul mondo della nutrizione, da come si produce il cibo a quello migliore per te.
17. Food marketing 2
di Carlo Meo
Perché nelle città chiudono le banche e aprono al loro posto hamburgherie, bistrot e ristoranti? Perché mangiamo sempre più spesso fuori casa e quando siamo in casa riscaldiamo qualcosa di pronto o aspettiamo l’arrivo di un pasto cucinato da altri? Cracco ce la farà a mantenersi in Galleria a Milano? Parigi è ancora la capitale del food chic e Londra dell’innovazione? Il superfood è un’idea geniale di marketing e la pasticceria il peccato indulgente dei nostri tempi? Il food è diventato un linguaggio urbano, una narrazione delle nostre città, un settore dell’economia dell’esperienza, ma soprattutto un business, perché solo le città possono garantire i risultati economici concreti. Nelle città il prodotto food diventa un concetto che interpreta i nuovi significati di consumo delle persone e che ha bisogno di nuovi formati per essere venduto.
18. Il mito delle origini. Breve storia degli spaghetti al pomodoro
di Massimo Montanari
Il mito delle origini è quello che ci fa pensare che esista un punto magico della storia in cui tutto prende forma, tutto comincia e tutto si spiega; il punto in cui si cela l’intimo segreto della nostra identità. Ma perché quello delle origini è solo un mito? Il fatto è che le origini, di per sé, spiegano poco: l’identità nasce dalla storia, da come quelle origini si sviluppano, crescono, cambiano attraverso incontri e incroci spesso imprevedibili. Basta un piatto di spaghetti al pomodoro per spiegarlo. Seguendo le tracce del nostro piatto identitario per eccellenza, Massimo Montanari risale a tempi e luoghi distanti – dall’Asia all’America, dall’Africa all’Europa, dalle prime civiltà agricole alle innovazioni medievali, fino a vicende di qualche secolo fa, o dell’altro ieri. Scopriamo, così, che ricercare le origini della nostra identità (ciò che siamo) non ci porta quasi mai a ritrovare noi stessi (ciò che eravamo) bensì altre culture, altri popoli, altre tradizioni, dal cui incontro e dalla cui mescolanza si è prodotto ciò che siamo diventati.
19. Buono da mangiare
di Marvin Harris
Dalla preistoria ai giorni nostri, dai riti sacrificali all’hamburger del fast-food: appassionante come la trama avventurosa di un romanzo, la ricerca dell’antropologo americano conduce il lettore a continue scoperte, avvicinandolo a gusti e disgusti noti e ignoti, ciascuno specchio di storie affascinanti e di realtà all’apparenza inspiegabili.
20. La dieta mediterranea. Mito e storia di uno stile di vita
di Elisabetta Moro
Risalente alla Magna Grecia, scoperta dall’America, dichiarata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’Umanità, la dieta mediterranea è più di un regime alimentare: in essa trovano espressione antiche tradizioni culturali e una lunga storia di convivialità. Se è il bestseller di Reys “How to eat well and stay well. The Mediterranean way” del 1975 a dare dignità scientifica e fama alla dieta mediterranea, è vero che essa preesisteva, come ricco sedimento di usanze e territorio, di divieti religiosi ed etici, di costumi antropologici, che il libro ripercorre tutti restituendoci la consapevolezza di una parte importante della nostra cultura materiale.
21. Fettuccine Alfredo, Spaghetti Bolognaise & Caesar Salad: Il trionfo della falsa cucina italiana nel mondo di Maurizio Pelli
Fettuccine Alfredo, Spaghetti Bolognaise & Caesar Salad – Il trionfo della falsa cucina italiana all’estero, il cosiddetto Italian Sounding, di Maurizio Pelli non è il classico libro di ricette ma è un libro scritto con ironia e sarcasmo riguardo ai nostri piatti e alle nostre ricette più cucinate e consumate all’estero e di conseguenza, più stravolte e manipolate da pseudo-ristoranti denominati ‘italiani’ attorno al mondo: tra ricerca storica delle origini del piatto e evoluzione, tra trucchi e trabocchetti del piatto stesso proposti all’estero.
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